Il mare li renderà ugualmente abili

Guardando il TG3 mi sono imbattuto in una bella iniziativa, organizzata dal nucleo Comsubin della Marina Militare e HSA, che permette di godere del meraviglioso blu anche a chi sulla terra ferma ha delle difficoltà in più. Mi piace pensare al sorriso e all’emozione di “essere sospesi” nell’acqua da parte di chi ha mille problemi nel compiere gesti, per tanti scontati, come attraversare una strada, salire una scala, o spostarsi nella propria città

LA SPEZIA – Immergersi, ciechi, nelle acque di Porto Venere, oppure spingersi, senza gambe, sempre più giù e diventare improvvisamente senza peso, con la sicurezza di avere accanto sommozzatori e palombari tra i più preparati d’Europa: quelli del Comsubin della Marina militare che per la prima volta, dal 30 luglio all’1 agosto, accompagnano sui fondali dell’ isola Palmaria e di Porto Venere una ventina di sub diversamente abili. Il progetto nasce proprio a Porto Venere, patrimonio dell’Unesco, a pochi chilometri dalle Grazie, una frazione incastonata tra le rocce e il mare da poco nominata ‘Citta’ dei palombari. Qui, infatti, al Varignano, c’é il Comsubin della Marina militare, guidato dal contrammiraglio Donato Marzano, e nella fattispecie ci sono i sommozzatori e palombari eredi del maggiore del Genio Teseo Tesei.

Un legame straordinario, quello dei palombari con la gente e le istituzioni, che adesso si concretizza con iniziative eccezionali (per la storia della subacquea e per quella del Comsubin) come queste. Le attività nelle quali saranno coinvolti i sub diversamente abili sono alcune di quelle normalmente praticate dai sommozzatori del Comsubin: lavori subacquei, ricerca di oggetti e quant’altro. Tutti saranno assistiti dagli specialisti del Gos e da personale specializzato dell’Handicapped Scuba Association International di Milano e dal gruppo sub Ospedale della Spezia. Molte le attrezzature e i mezzi a disposizione. Tra queste Nave Pedretti, una delle due unità minori di appoggio del Gos dotata di camera di decompressione, che sarà a disposizione, in mare, per qualsiasi evenienza. Un’esperienza eccezionale, probabilmente non facile, che vedrà unite la grande tecnica degli operatori del Gos con l’umanità e la capacità di comunicare sicurezza che contraddistingue questo raggruppamento del Comsubin.

Tra i sub diversamente abili che parteciperanno all’ iniziativa (provenienti da tutta Italia) molti sono privi dell’ uso delle gambe, alcuni sono ciechi, altri con gravi problemi motori. Diversità che in acqua sanno anche annullarsi, capace com’é, l’ambiente marino, di rendere tutto straordinariamente bello e uguale. Un evento: a questo si aggiungono conferenze sulle tecniche utilizzate dalla Marina militare e sulla fisiopatologia subacquea oltre che sull’iperbarismo, altra prerogativa, questa, del Comsubin. L’iniziativa è promossa dai comuni della Spezia e di Porto Venere, dal raggruppamento Subacquei e incursori ‘Teseo Tesei’, dal Cnes della Polizia, dal Comitato Palombari della Marina militare in congedo e dall’ associazione nazionale palombari.

A volte non è la libertà che manca, mancano gli uomini liberi!

2 Risposte to “Il mare li renderà ugualmente abili”

  1. Carlo Enver Foglino Says:

    Sono un istruttore HSA, partecipare all’evento è stato un privilegio e al tempo stesso un uteriore momento di arricchimento.

  2. Carlo Enver Foglino Says:

    Sono un istruttore HSA, partecipare all’evento è stato un privilegio e al tempo stesso un ulteriore momento di arricchimento.

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